La Sicilia è da sempre considerata culla dell’umanità, ricca di testimonianze del passato che hanno permesso agli archeologi di ricostruire la storia dell’uomo indietro di millenni. La grotta del Genovese è una delle testimonianze della storia umana più rilevanti per il periodo della Preistoria. Questa infatti conserva una documentazione visiva e artistica importante della preistoria in Sicilia.
All’interno della Grotta del Genovese sono state scoperte rappresentazioni rupestri risalenti al Paleolitico superiore. Si tratta di raffigurazioni parietali di due tipi: pitture e incisioni. Le pitture rappresentano alcune figure umane con maschere a testa di uccello e copricapi simili a quelle delle grotte dell'Addaura. Si notano nitidamente figure umane maschili e femminili insieme a mammiferi e pesci tra cui il tonno presente fino ai giorni nostri nella vita e nella cultura delle Isole Egadi.
La figura principale, che predomina su quelle degli animali che dalla posizione assunta sembrano intenti a pascolare, è quella di un uomo vestito di una casacca verosimilmente cucita e con frange pendenti. In testa porta un copricapo di forma particolare allungato a cuneo e bombato. Sulle braccia sono evidenti dei bracciali ed è evidentemente immobile. Al suo fianco due altre figure, una con testa o maschera di uccello e in posizione forse danzante e l'altra in movimento e con un copricapo simile a quello del centro. Resta oscuro se si tratti di una danza rituale o di una preghiera prima della caccia ma sicuramente queste raffigurazioni ci danno testimonianza diretta di come doveva essere la vita circa 10-12.000 anni fa.
Le incisioni invece sono rappresentazioni di animali (bovini principalmente), di qualità artistica nettamente superiore rispetto ai disegni dipinti sulle pareti della grotta.
Scopri le nostre offerte
Crea direttamente la tua Vacanza
La fragrante atmosfera dei sapori siciliani.